2. Salute e benessere
Un’idea estesa di welfare di comunità
L’impatto legato alla pandemia da Covid-19 ha fatto emergere nuove fragilità, nuove forme di povertà, ha acuito condizioni di solitudine e ha evidenziato ancor di più che le disuguaglianze sociali hanno anche un impatto sulla salute.
Nello stesso tempo, il biennio alle nostre spalle ha colpito duramente anche i giovani e i giovanissimi, con la chiusura delle scuole e delle attività ricreative e culturali, concorrendo a far emergere forme di malessere e disagio anche gravi.
Alla luce di questo occorre un’analisi attenta degli attuali bisogni dei cittadini che conduca, in tempi brevi, ad una rivalutazione e ad una riorganizzazione e degli interventi e delle risposte erogabili dai Servizi Sociali, che contempli un ampliamento della platea dei beneficiari.
Alessandria, deve tornare ad essere una città che si prende cura di tutte e tutti, a cominciare di chi ha meno diritti e gode di minori tutele.
Riteniamo essenziale dare ascolto a questi segnali e progettare azioni congiunte e trasversali all’area della salute, del sociale, della cultura, della scuola e dello sport e ricreative per creare un circolo virtuoso finalizzato alla prevenzione e al recupero del disagio di giovani e non, stimolando partecipazione alla vita comunitaria, interesse e loro coinvolgimento.
In quanto tale deve esserci l’interesse di tutti i soggetti che vi concorrono (Istituzioni Pubbliche e private, Volontariato, ľerzo Settore) e della collettività, attraverso processi partecipativi dal basso, a co-progettare azioni che rispondano a tutte le forme di disagio, che siano volte al superamento dell’individualismo e a favorire la coesione sociale.
La rete territoriale alessandrina deve essere sostenuta e potenziata, orientando le azioni verso la direzione di un Welfare di comunità.
Le linee di azione prevedono:
- struttura organizzativa in staff al Sindaco per l’attività di programmazione, progettazione, attuazione e monitoraggio delle politiche legate alle tematiche socio-sanitarie del territorio e il raccordo dei soggetti coinvolti (Comune, ASL, Distretto Socio-Sanitario, Cissaca, Terzo settore, Volontariato;
- costruzione di alleanze con il mondo dell’educazione e quello della cultura, della solidarietà e dell’auto aiuto;
- supporto allo sviluppo di vere e proprie politiche di prevenzione capaci di far convergere verso obiettivi di salute gli interessi di produttori, cittadini e istituzioni;
- difesa dei bisogni della comunità nel progetto di realizzazione di un nuovo ospedale;
- potenziamento e qualificazione scientifica dell’ospedale, ma con adeguata attenzione alla riorganizzazione della rete dei servizi ospedalieri e territoriali;
- costruzione di un dialogo continuativo e strategico con le istituzioni e i soggetti interessati al tema sanità;
- azioni di integrazione e convergenza dell’azione delle Aziende sanitarie, del Consorzio per i Servizi Socio-Assistenziali, degli operatori privati e del mondo del privato sociale;
- snellimento delle pratiche burocratiche per gli affidamenti, valutazione sull’assegnazione degli edifici sfitti anche tramite convenzioni pubblico/privato;
- aumento della platea del CISSACA favorendo un servizio che si basi maggiormente sulla domiciliarità;
- potenziamento dei presidi nella zona Cristo ed in zona Fraschetta;
- creazione di un percorso integrato finalizzato al diritto di vivere nella casa di proprietà;
- creazione di una indagine epidemiologica sul modello Miteni (Veneto) con analisi del sangue dei cittadini residenti;
- Maggiore coinvolgimento dell’università per quanto riguarda il controllo delle bonifiche che spettano al comune di Alessandria
Una pratica di crescita e benessere personale e collettivo
Lo sport deve essere pienamente riconosciuto e promosso non solo per il suo ruolo fondamentale nella salute psico-fisica per le persone di ogni età, ma anche per la sua funzione sociale, formativa e culturale, e come veicolo di inclusione.
Crediamo nel valore dello “sport per tutti” non come slogan, ma come affermazione del diritto di tutti alla pratica sportiva per il benessere che ne deriva e per il ruolo che può avere nella costruzione di una più forte, sana e aperta comunità sociale.
Vediamo nello sport, dunque, un elemento prezioso nella qualità della vita della comunità del nostro territorio. Salute, miglioramento personale, aggregazione, coesione stimolo per lo sviluppo economico e lavorativo del settore: sono le ragioni per cui abbiamo la responsabilità di porre le condizioni perché la pratica sportiva sia un valore culturale diffuso e condiviso dalla cittadinanza e la pratica, soprattutto a livello amatoriale e dilettantistico, sia incentivata e favorita sia a livello di strutture che di stimolo e sensibilizzazione.
Le linee di azione prevedono:
- promozione dell’attività motoria in tutto il ciclo formativo; dialogo e sostegno all’associazionismo sportivo;
- i centri sportivi e gli spazi per la pratica ludica e sportiva come beni pubblici per i nostri quartieri e sobborghi;
- incentivazione e facilitazione della pratica sportiva all’aperto;
- valorizzazione del lungo fiume come area wellness attrezzata;
- valutazione strategica sulle opzioni di riqualificazione del Palazzetto dello sport;
- supporto alla riscoperta di uno sport di tradizione a contatto con la natura: il canottaggio;
- sostegno alla pratica sportiva per persone con disabilità.