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1. Comune e città sostenibile

Lo “smart” concreto e alla portata di tutti

Essere una città smart è un obiettivo realizzabile. Ma occorre andare oltre gli slogan e le immagini astratte. La pandemia ha dato una scossa nell’uso del digitale ed ha rafforzato la consapevolezza che si tratti di uno strumento indispensabile per studiare, lavorare, ma soprattutto per mettere in contatto le persone, le comunità, le aziende, le organizzazioni, le istituzioni.

Ripensare ad un nuovo modo di vivere la città e come il digitale possa esserne parte costruttiva, significa partire dai bisogni dei cittadini per intervenire unendo accessibilità e qualità dei servizi, partecipazione e sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Il digitale, prima che essere semplicemente uno strumento di comunicazione come molti pensano, è innanzitutto una piattaforma adeguata a migliorare i processi di riorganizzazione della città e delle forze che possono riportarla a crescere.

Riteniamo essenziale promuovere ed attuare progetti di innovazione delle tecnologie impiegate, al fine di semplificare al massimo possibile l’attività amministrativa e accrescere gli elementi di conoscenza delle dinamiche sociali, economiche, territoriali e ambientali che potranno diventare la piattaforma comunitaria per scelte di governo consapevoli e condivise nonché per affrontare le situazioni di emergenza che dovessero verificarsi.

L’incremento dei servizi digitali offerti alla cittadinanza prevede un impegno forte da parte dell’amministrazione, che avrà il dovere di “rendere abile” ciascun utilizzatore, supportandolo nell’assolvimento dei propri diritti e doveri e nello sfruttamento delle opportunità che derivano dall’appartenenza ad una comunità.

Andremo verso una partecipazione attiva e inclusiva della persona, consapevoli che l’inclusione o l’esclusione dalla partecipazione alla vita collettiva è sempre più dipendente dall’utilizzo dei sistemi ICľ, ossia un sistema tecnologico in cui più componenti interagiscono tra loro per assolvere ad un obiettivo specifico.

Alfabetizzazione digitale e coinvolgimento di tutti i cittadini devono sorpassare l’età, l’appartenenza territoriale e le condizioni economiche per la libertà di scelta consapevole attraverso la vita online.

Solo adottando processi decisionali trasparenti e partecipativi, servizi pubblici online accessibili, semplici e completi e promuovendo la partecipazione attiva di tutti i cittadini e del tessuto produttivo si può formare una comunità digitale in grado di far diventare Alessandria “Smart”. Un percorso che da complesso deve farsi semplice e partecipato e che siamo in grado di affrontare unendo interventi di politiche integrate, l’implementazione delle innovazioni tecnologiche disponibili e la valorizzazione delle competenze digitali.

Le linee di azione prevedono:

  • partecipazione ai circuiti nazionali e collaborazione con altre amministrazioni per condividere le realizzazioni migliori e costruire insieme soluzioni innovative confrontandosi su esigenze che emergono a livello comunale;
  • espansione e ottimizzazione dell’accessibilità dei Servizi pubblici online, integrato con uno snellimento della burocrazia e uno snellimento delle procedure;
  • riorganizzazione del servizio tributi: per consentire maggiore efficienza e semplicità di utilizzo, equitàfiscale e giustizia sociale, minore pressione fiscale per i cittadini attivi e una maggiore crescita del benessere della comunità attraverso il principio di solidarietà sociale;
  • sviluppo dei canali social del Comune come reale piattaforma di informazione e condivisione dei servizi e delle opportunità presenti in città anche tramite l’App del cittadino;
  • mappatura delle iniziative di digitalizzazione già presenti sul territorio – pubbliche, associative e private – e creazione di un sistema integrato per l’accesso ai servizi digitali già disponibili;
  • collaborazione con le realtà associative locali che sviluppino progettualità di cittadinanza digitale;
  • innovazione del sistema parcheggi e fluidità traffico: introduzione di semafori intelligenti per la diminuzione dei tempi di attesa e la regolazione ottimale del traffico, introduzione di colonnine per il pagamento sosta adattate al saldo del tempo non coperto con mora minima e al pagamento delle multe;
  • introduzione sistema digitale per segnalazione dei posti liberi;
  • adozione di sistemi di illuminazione efficienti e di migliore qualità: sistemi adattivi e intelligenti integrati con altri strumenti di arredo urbano o di attraversamento urbano per il risparmio energetico, il controllo del traffico e delle emergenze;
  • supporto alle politiche e alle iniziative di efficientamento energetico per diffondere ed incentivare il modello delle comunità energetiche e dei bonus edilizi per ridurre le bollette a famiglie e imprese e limitare l’impatto sull’ambiente coinvolgendo gli enti pubblici presenti sul territorio;
  • interventi di miglioramento nelle infrastrutture di trasporto pubblico: ripensamento delle fermate nei punti nodali rendendole infopoint confortevoli, segnalazione del tempo di attesa degli autobus;
  • sviluppo dei sistemi di videosorveglianza: con integrazione di sistemi di riconoscimento facciale, sistemi di controllo dei varchi veicolari;
  • wi-fi pubblico: copertura di piazze e altri spazi comuni con compartecipazione dei privati;
  • lotta all’abbandono dei rifiuti fuori cassonetto attraverso l’implementazione degli ispettori ambientali e l’installazione di foto trappole per poter sanzionare i comportamenti illeciti;
  • Predisporre un sistema porta a porta che possa garantire gli obiettivi di raccolta differenziata regionali ed europei;
  • innovazione dei servizi ambientali integrati: controllo consumi acqua e gas completamente da remoto, bollettazione reale, controllo dei rifiuti;
  • sviluppo del monitoraggio ambientale;
  • il digitale al servizio del commercio locale: un percorso di collaborazione pro-attivo con le organizzazioni di categoria per la valorizzazione delle realtà produttive locali attraverso:
    – i marketplace digitali nazionali e internazionali esistenti;
    – le piattaforme di booking online come Airbnb che hanno stipulato accordi con enti territoriali per fare emergere e promuovere la collaborazione con gli operatori dell’incoming e dell’hospitality;
    – le istituzioni impegnate a promuovere l’uso delle Rete nelle imprese e che supportano le aziende del territorio a promuoversi e vendere online all’estero;
  • Ridiscussione del regolamento per le partecipazioni territoriali verso la costituzione di comitati di quartiere.
  • Introduzione di un bilancio partecipato di quartiere o di sobborgo senza grande impegno di spesa su progetti o richieste dei comitati;
  • tariffazione puntuale rifiuti, che incentivi la differenziata spinta e progetto “rifiuti zero” (compostaggio domestico, incentivazione della vendita prodotti sfusi, pannolini lavabili, riduzione spreco di cibo);
  • promozione dell’educazione ambientale nelle scuole con focus Cibo, Rifiuti e Differenziata; promozione delle forme di incentivazione alla rimozione dell’amianto negli edifici privati;
  • predisposizione piano di lungo periodo per la sostituzione delle condutture acqua in cemento amianto e messa a norma del sistema fognario anche nei sobborghi;
  • ripristino Consulta associazioni ambientaliste e protezione civile.

Rigenerazione urbana, riqualificazione degli spazi e sicurezza

Lo spazio pubblico è la dimensione preziosa che abbiamo riscoperto con l’irrompere della pandemia, con la voglia di socialità riconquistata grazie all’impegno individuale e collettivo. L’ambiente urbano è la nostra casa comune, e necessita di cura e di attenzione come la casa di ciascuno di noi. Una casa da ridisegnare per renderla più abitabile, vivibile, piacevole. Le politiche di riqualificazione e rigenerazione dello spazio pubblico non parlano solo di edilizia ed aspetti architettonici o logistici, ma sono strettamente legate alle politiche sociali in tema abitativo e alla qualità del vivere in tema di contrasto del disagio e sicurezza: vivere in una città sicura e socialmente accogliente è un diritto che deve essere garantito a tutte e a tutti e deve essere inquadrato in un intervento di prevenzione e azione positiva e non repressiva.

Per affrontare un fenomeno complesso come la sicurezza urbana è necessario pensare ad un approccio integrato – sociale e di gestione di servizi ed infrastrutture tecnologiche. Oltre la garanzia di adeguata presenza degli agenti di polizia, e gli interventi su decoro e ordine pubblico, è necessario rilevare in modo puntuale la sicurezza reale e quella percepita dai cittadini, e creare sistemi integrati di tecnologie che permettano di raccogliere i dati dell’intero territorio urbano e dare un supporto decisionale e predittivo agli amministratori e alla cittadinanza.

È tuttavia necessario prima di tutto osservare e comprendere le situazioni e le ragioni di disagio, marginalità, rischio di criminalità senza negarle o, peggio, limitarsi a condannare e reprimere; bisogna entrare nelle mille storie che la città offre per trasformarle in pratica e intervento quotidiano, di legami e relazioni.

Le linee di azione prevedono:

  • nuova vita ai Beni Pubblici: l’Amministrazione si impegnerà a rigenerare e riqualificare parte del proprio patrimonio immobiliare, rendendolo accessibile e fruibile ai cittadini per attività sportive, culturali, ludiche o ricreative;
  • una politica di rilancio urbanistico ed economico pluriennale: revisione strutturale del piano regolatore in modo da incentivare l’intervento su aree abbandonate già urbanizzate, riducendo il consumo di territorio, accelerando sui piani di riqualificazione urbana redatti in collaborazione con i privati;
  • riorganizzazione del servizio Urbanistica e Lavori Pubblici: con attività di progettazione centralizzata, trasversale a tutta l’organizzazione comunale per la presentazione di progetti finanziati da bandi europei, regionali e del PNRR e con aumento dell’attività di manutenzione ordinaria del patrimonio comunale e del verde pubblico;
  • la riqualificazione e la riorganizzazione delle aree mercatali, anche a vocazione tematica, attraverso un’analisi approfondita e responsabile di spazi, operatori coinvolti e servizi complementari necessari.
  • Piano di riforestazione urbana: realizzazione di un progetto di riforestazione urbana che migliori la cura ed il presidio dei parchi, che garantisca almeno un parco giochi per bambini e un’area di sgambamento cani in ogni zona cittadina, sobborghi compresi;
  • la manutenzione ordinaria e straordinaria per la qualità dello spazio pubblico sarà gestita attraverso un oculato piano annuale di intervento comunale, unito alla valorizzazione e al coordinamento delle iniziative di intervento privato, che ha già dimostrato di poter avere un ruolo fondamentale nel raggiungimento di risultati di miglioramento; per garantire presidio e manutenzione degli spazi si possono coinvolgere i percettori di reddito di cittadinanza tramite i progetti utili alla collettività, le associazioni, o attivando dei pass con il Cissaca;
  • un piano d’intervento per i marciapiedi: spazio primario per i cittadini completamente dimenticato. Il risultato è la condizione disastrosa, a cui dedicheremo un programma di interventi dal primo anno di amministrazione, con l’investimento di una quota annuale mirata e ragionevole di risorse;
  • la manutenzione e il riordino delle aree verdi: non più e non solo elemento decorativo, ma ingrediente essenziale per la qualità di vita in una città e per la sua percezione da parte di chi la abita o la visita,
  • da gestire valorizzando le risorse e le professionalità comunali, ma anche collaborando con il privato attraverso il regolamento dei Beni Comuni;
  • la rigenerazione delle piazze: tante, diffuse, diverse, devono tornare a nuova vita ed essere luogo di partecipazione e di libertà. Lo faremo attraverso interventi graduali che ne valorizzino non solo le caratteristiche architettoniche, ma restituiscano loro la funzione di centro della vita sociale, economica e culturale della città. Le piazze saranno progressivamente liberate dalle auto – a cominciare da Piazza della Libertà e Piazza Marconi, senza penalizzare il commercio in una visione superata della mobilità, ma supportandolo, come l’esperienza dei dehors ha dimostrato ampiamente;
  • valorizzazione delle aree pubbliche già attrezzate (es. Parco Carrà, Giardini Pittaluga) per garantire a tutti uno spazio di divertimento e di aggregazione, anche attivando per la gestione risorse di cittadinanza attiva, partecipazione e coinvolgimento dei soggetti percettori di misure sociali;
  • spazi di aggregazione: creazione di spazi di aggregazione ludica, artistica e musicale nonché luoghi per lo studio, il coworking e la socialità attraverso la riattivazione della consulta giovani e coinvolgendo gli istituti scolastici;
  • monitoraggio e presidio sociale costante sul territorio;
  • maggiore coordinamento fra le forze dell’ordine: promozione di iniziative di sinergia tra Polizia Municipale, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane sia per ciò che concerne il rispetto delle regole nello svolgimento delle attività economiche sia per il controllo ordinario su strada;
  • manutenzione e cura dello spazio pubblico dedicati alle zone più degradate e coinvolgimento attivo dei cittadini per iniziative di rivitalizzazione e riappropriazione dello spazio collettivo;
  • programma pluriennale di riqualificazione delle aree a maggior tasso di degrado sociale e incuria, anche attraverso laboratori di quartiere che coinvolgano le persone e mettano le persone al centro;
  • nuovi e maggiori investimenti pubblici sull’edilizia sociale; promozione di interventi di ristrutturazione sugli immobili ATC;
  • introduzione di programmi di Social Housing e Co-housing per bisogni abitativi diversi; convenzioni pubblico-privati per l’utilizzo di immobili sfitti a scopo sociale.

Una città sostenibile, vivibile e attenta all’ambiente

È passato il tempo della contrapposizione tra produttività e competitività economica, sostenibilità e vivibilità.

La competitività economica di un’area urbana può e deve essere conciliata con le esigenze di salvaguardia dell’ambiente e della qualità della vita dei cittadini, senza che si debba scegliere qual sia la priorità. La transizione ecologica può e deve diventare a tutti gli effetti una linea di sviluppo per la città, non una serie di obblighi a cui adempiere in modo passivo.

Una qualità ambientale maggiore significa una città più attrattiva per tutti.

Basta con l’uso indiscriminato del territorio, alla corsa a “riempire”. S ad un cambiamento nella logica di utilizzo intelligente e consapevole del territorio e delle risorse naturali. In quest’ottica la mobilità e i trasporti, anche visti nell’ottica di area vasta metropolitana Alessandria-Valenza-Gortona, devono essere visti sia come fattore di sviluppo economico, sociale e culturale, sia come elemento di cambiamento verso il paradigma della sostenibilità. Prevediamo di imprimere un cambiamento di rotta significativo.

  • una politica di attenzione concreta alla qualità dell’aria e alle emergenze ambientali, attraverso una maggiore collaborazione con l’ARPA e gli Atenei per l’individuazione di soluzioni dimonitoraggio ed intervento e un dialogo costruttivo con le organizzazioni attente all’ambiente;
  • pianificazione sostenibile dello spazio pubblico, perché non siano più consentiti insediamenti produttivi di grandi dimensioni all’interno delle tangenziali e a ridosso dell’abitato, come avvenuto recentemente a beneficio di un grande centro logistico. La produzione su ampie superfici deve avvenire nelle zone urbanisticamente vocate. La diffusione dei centri commerciali di piccole, medie e grandi dimensioni, compatibilmente con la pianificazione regionale, deve essere ripensata e ordinata perché appare ormai sovradimensionata e caotica;
  • un nuovo piano regolatore: che sia adeguato alle trasformazioni economiche e alla transizione ecologica oggi priorità irrinunciabile;
  • valorizzazione in chiave ambientale e di fruizione dell’area lungo riva Tanaro e Bormida; l’incentivo alla produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • la promozione di Comunità energetiche e la diffusione di buone pratiche;
  • la riduzione dei consumi e la riqualificazione energetica patrimonio edilizio pubblico;
  • una mobilità davvero sostenibile (per l’ambiente, per i cittadini, per il tessuto economico locale), attraverso:– applicazione del Piano urbano della mobilità sostenibile esistente e il suo adeguamento, introduzione di ZTL che migliorino la fruibilità urbana per i cittadini senza penalizzare il commercio;– pianificazione concreta del Movicentro per adeguare il capoluogo e la sua stazione alla realtà del territorio provinciale, e come soluzione a traffico, caos e disservizi. Cercare di utilizzare gli spazi non più utilizzati dalle Ferrovie e Poste di fianco alla stazione a tal scopo è una possibilità non semplice ma inderogabile;- ripensamento dell’area a ridosso della stazione ferroviaria come snodo per i flussi in arrivo da sud (a monte del cavalcavia del Cristo) da est e da ovest e piena funzionalizzazione delle aree parcheggio più ampie;

    – nuove aree parcheggio, adeguate agli obiettivi di mobilità sostenibile, con arredo urbano ad hoc, aree verdi a mitigazione dell’inquinamento e del rumore;

    – vincoli urbanistici contro la sosta selvaggia nell’area centrale, riduzione delle aree a tariffazione (Corso Monferrato e area Piazza Matteotti) e ampliamento dell’uso della sosta libera con disco orario, incentivare i vigili urbani al controllo della disciplina del traffico;

    – soluzioni tempestive e innovative di miglioramento della viabilità da Spinetta M.go;

  • garantire un sistema di trasporto più efficiente , più economico, più sicuro e accessibile per tutti, anche attraverso un nuovo disegno delle linee e un rinnovamento graduale del parco mezzi;
  • implementare la sicurezza sui bus installando, oltre alle telecamere, il “Panic Button“, ossia un pulsante all’interno della cabina a disposizione dell’autista da premere in caso di emergenza per situazioni di pericolo e non rispetto delle regole;
  • Istituire, al sabato sera e nei giorni prefestivi, un servizio di trasporto A/R a chiamata anche con l’ausilio dei taxisti e ncc per i giovani 14-18 anni residenti nei sobborghi della nostra città;
  • servizi navetta per il centro e creazione di un punto di interscambio per la Fraschetta;
  •  autonomia gestionale del sistema di programmazione dei trasporti e forte dialettica con l’agenzia per la mobilità piemontese;
  •  servizio di trasporto gratuito per i residenti dei sobborghi: al fine di ridurre l’utilizzo dell’auto in città e incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico si prevede per i richiedenti, residenti nei sobborghi, la stipulazione di una tessera annuale che consenta di raggiungere il capoluogo senza ulteriori costi.
  • Riorganizzazione del servizio;
  • trasporto gratuito per studenti con disabilità: prevedere la gratuità del servizio nel tragitto casa scuola/centro diurno;
  • ridefinizione della logistica urbana per regolare in modo efficace e sostenibile la distribuzione delle merci, anche attraverso un centro di distribuzione urbana a complemento di iniziative di riduzione del traffico urbano;
  • il miglioramento della raccolta differenziata: con investimenti mirati per il graduale aumento della raccolta porta a porta e il miglioramento e l’intensificazione del servizio su strada fino a raggiungere l’obiettivo della tariffa puntuale che consente di parametrare la ľARI sulla quantità di rifiuti realmente prodotti consentendo un risparmio ai cittadini virtuosi;
  • la ciclabilità urbana come elemento strategico;
  • ampliamento della rete, migliore manutenzione e funzionalità di quella esistente; considerazione di tutti i quartieri e tutti i sobborghi all’interno di un piano di ciclabilità urbana;
  • realizzazione di parcheggi dedicati e sicuri, a cominciare dalla stazione FFSS; supporto alle iniziative di diffusione della cultura della bicicletta;
  • promozione del rapporto cittadini-ambiente agricolo e naturalistico: proposta di una gestione inclusiva di aree agricole poste nella prima cintura della città in modo per la fruizione della collettività per attività ciclo pedonali (con contributi per la gestione delle strade di campagna senza l’uso di diserbanti, creazione di piccole zone alberate, panchine/tavoli per aree pic-nic, attrezzi per esercizi fisici);
  • impulso a progetti intersettoriali come quelli del distretto del cibo e incentivazione di filiere produttive corte con positiva ricaduta sia sulle imprese agricole che sull’ambiente che sul consumatore (stagionalità e freschezza delle materie prime, controllo e verifica diretta sui metodi di coltivazione);
  • mitigare gli effetti inquinanti delle attività produttive con un’agricoltura più attenta all’ambiente comprendente la lotta integrata. ľavolo di confronto con ANAS e provincia per la ridefinizione dei percorsi dei mezzi agricoli in area urbana e periurbana.

Le politiche culturali e di valorizzazione turistica: una visione di futuro per il territorio

La cultura da tempo fatica, anche per le diverse congiunture negative vissute sia dalla città che dal Paese, ad essere un elemento identitario del territorio. E ad essere vista – al pari degli altri – come uno degli elementi di benessere e vivibilità della città.

Per questo vogliamo che torni ad essere non un qualcosa di accessorio e superfluo rispetto ad altri bisogni, ma ingrediente di un processo più ampio di sviluppo territoriale, consapevoli che investire nella cultura rende un territorio più ricco per chi ci vive e per chi lo frequenta per motivi di studio o di lavoro, oltre che dinamico e propositivo in tutte le dimensioni sociali ed economiche.

Andranno in questa direzione tutte le progettualità relative all’utilizzo e al riutilizzo degli spazi, a cominciare dal nostro Teatro comunale, ma anche la Cittadella per quanto di competenza comunale, e alla creazione o al sostegno di produzioni artistico-culturali.

Riteniamo prioritaria la messa a fuoco di un’idea di “cultura” che lavori sull’ascolto e il coinvolgimento diretto delle realtà culturali del territorio e che integri in modo armonioso servizi e spazi immediatamente riconoscibili e vitali (il teatro, la biblioteca civica, le biblioteche, musei e spazi performativi) con quelli meno tradizionali ma che possono avere nelle finalità culturali e socio-culturali un ideale funzione accessoria e temporanea.

La progettualità culturale cittadina non è solo un necessario strumento di crescita degli individui e sviluppo economico territoriale, ma svolge anche una importante funzione di coesione sociale in città e nei singoli quartieri e la partecipazione rappresenta il primo strumento operativo per lo sviluppo di politiche in ambito culturale. L’amministrazione non deve essere necessariamente “gestore”, ma adempiere prima di tutto al compito di indirizzo e impulso, valorizzando la relazione con e tra i vari operatori culturali della città per accrescere l’offerta in quantità ma anche soprattutto qualità.

Sul fronte dello sviluppo turistico, lo sforzo deve andare nella direzione di una più stretta integrazione con gli altri nodi territoriali e nella proposizione di un ruolo di impulso della città nella collaborazione con tutti gli attori istituzionalmente vocati alla promozione territoriale. E dovrà essere garantita un’apertura consapevole e competente all’utilizzo di tutti i canali di promozione e narrazione offerti dai nuovi linguaggi e media digitali.

Le linee di azione prevedono:

  • concreto riconoscimento del valore pubblico e sociale della cultura in tutte le sue declinazioni e creazione di una Fondazione per la cultura, che gestirà tutti gli spazi culturali pubblici del territorio e sia responsabile di una visione di sviluppo culturale integrato locale;
  • nuova progettazione del Teatro comunale: un Hub artistico-culturale integrato, in dialogo costante con operatori pubblici e privati, le scuole, gli imprenditori culturali, con spazi multifunzionali e in grado di restituire al territorio contenuti culturali interdisciplinari;
  • ristrutturazione sostenibile e ri-funzionalizzazione del Teatro comunale: spazi aperti 7 giorni su 7, sala multifunzione spettacoli e concerti, spazi prove, area imprese a vocazione culturale, laboratori per le scuole, ristorazione;
  • rinnovamento del ruolo della biblioteca come luogo di produzione e circolazione non solo della conoscenza, ma di opportunità di socializzazione e produzione di idee;
  • valorizzazione della funzione della biblioteca civica e delle biblioteche di riferimento comunitaria, come luogo disponibile, aperto, vivo e fruibile a lungo e da tutti;
  • promozione di investimenti pubblici e privati su patrimonio e sulle iniziative culturali esistenti e su nuove infrastrutture per l’offerta culturale
  • Cittadella: verifica dei finanziamenti, masterplan sulla base dello studio del politecnico di Torino con particolare attenzione ai grandi eventi.
  • rilancio del sistema museale, dal nuovo Museo civico al Marengo Museum, dal Museo Borsalino ai musei d’impresa, con una visione coerente, sostenibile, di qualità e di integrazione con la collettività;
  • sinergia e programmazione coordinata tra le manifestazioni culturali esistenti;
  • sostegno all’arte contemporanea emergente attraverso l’istituzione e la programmazione di specifiche iniziative;
  • sostegno e valorizzazione del Conservatorio come polo di formazione, conoscenza, interazione con la città, attrattore di giovani talenti artistici;
  • ampliamento degli spazi a disposizione del Conservatorio e integrazione nelle politiche di produzione culturale cittadina;
  • co-progettazione e co-programmazione con il coinvolgimento degli operatori culturali del territorio;
  • sostegno ad una programmazione culturale continuativa e diffusa su tutto il territorio; comunicazione integrata, completa e multicanale sull’offerta culturale disponibile; valorizzazione delle espressioni artistiche e culturali non convenzionali;
  • piano per l’utilizzo temporaneo a fini artistico-culturali di spazi dismessi, pubblici e privati;
  • valorizzazione di Alessandria e della sua posizione strategica nel Monferrato e come collegamento per altre aree regionali ed extraregionali;
  • collaborazione pro-attiva e qualificata con gli enti pubblici e privati la cui mission è la promozione del territorio in chiave turistica;
  • scouting delle opportunità di promozione e posizionamento della città in chiave turistica; individuazione delle chiavi più strategiche e competitive di posizionamento del turismo locale; Creazione di infopoint qualificati, sia sulle opportunità locali che sul territorio;
  • Visione matura e proattiva di sviluppo del ruolo di ALEXALA e stimolo della collaborazione con altre reti territoriali;
  • Recupero ed apertura al pubblico della torre campanaria del duomo di Alessandria;
  • Coinvolgimento delle realtà associative territoriali con adeguate conoscenze e competenze in chiave di valorizzazione territoriale in chiave culturale, di turismo sostenibile, enogastronomica;
  • sviluppo della narrazione culturale e turistica digitale e apertura alle nuove forme di comunicazione rappresentate dai cultural e travel blogger, dagli youtuber e dai tiktoker locali.

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Giorgio Abonante Sindaco